
Orrore per il cane trovato semimorto di fame e sete a casa di una famiglia faentina
Tocca davvero il cuore la storia di Coraggio detto Corry, il cane di razza lagotto che i volontari Enpa stanno cercando di salvare dopo mesi di maltrattamenti e privazioni. Disidratato, denutrito e dilaniato da malattie e parassiti, Corry è da qualche giorno al canile di via Righi, seguito da veterinari e operatori di Enpa, che gli hanno dato questo nome proprio nella speranza possa salvarsi.
“Grazie a una segnalazione - raccontano i volontari - abbiamo trovato questo cane di circa 10-12 anni, in condizioni da campo di concentramento: fermo su una sedia avvolto in un panno tra il suo stesso sterco, infestato dalle pulci, immobile e tremante, senza pelo per la denutrizione. La totale disidratazione lo ha portato ad avere pelle durissima, alcuni tic facciali e un prolasso al retto per la difficoltà a defecare. Davvero un animale in fin di vita per la fame”.
Tocca davvero il cuore la storia di Coraggio detto Corry, il cane di razza lagotto che i volontari Enpa stanno cercando di salvare dopo mesi di maltrattamenti e privazioni. Disidratato, denutrito e dilaniato da malattie e parassiti, Corry è da qualche giorno al canile di via Righi, seguito da veterinari e operatori di Enpa, che gli hanno dato questo nome proprio nella speranza possa salvarsi.
“Grazie a una segnalazione - raccontano i volontari - abbiamo trovato questo cane di circa 10-12 anni, in condizioni da campo di concentramento: fermo su una sedia avvolto in un panno tra il suo stesso sterco, infestato dalle pulci, immobile e tremante, senza pelo per la denutrizione. La totale disidratazione lo ha portato ad avere pelle durissima, alcuni tic facciali e un prolasso al retto per la difficoltà a defecare. Davvero un animale in fin di vita per la fame”.
Il cane è stato trovato a casa di una famiglia faentina residente in città, che ha acconsentito a rinunciare alla proprietà dell’animale, subito trasportato al canile di via Righi. Nell’abitazione c’era anche una gatta adulta, anche lei trasportata al “Rifugio del cane”, fortunatamente in condizioni meno gravi. “Corry - raccontano - non si reggeva in piedi e non smetteva di tremare. La nostra veterinaria l’ha subito visitato constatandone le drammatiche condizioni. In questi giorni è stato pulito, idratato, curato e messo sotto osservazione: è ovviamente in isolamento e nutrito ogni due ore, ma non è ancora sicuro che possa ristabilirsi. Servono ancora molte cure prima che Corry possa tornare a fare una vita normale e magari possa essere adottato da una famiglia che ne abbia cura”
Le drammatiche condizioni igienico sanitarie in cui viveva l’animale hanno toccato profondamente l’animo di chi si prende cura degli animali: “Non riuscivamo a credere che in una città come Faenza nel 2014 ancora ci sia chi tratta in questo modo gli animali che volontariamente si è scelto di ospitare. Non è tollerabile costringere a vivere qualsiasi essere vivente in condizioni che non esiteremmo a definire da campo di concentramento”.
Le drammatiche condizioni igienico sanitarie in cui viveva l’animale hanno toccato profondamente l’animo di chi si prende cura degli animali: “Non riuscivamo a credere che in una città come Faenza nel 2014 ancora ci sia chi tratta in questo modo gli animali che volontariamente si è scelto di ospitare. Non è tollerabile costringere a vivere qualsiasi essere vivente in condizioni che non esiteremmo a definire da campo di concentramento”.