.Un "GRAZIE" non scontato che arriva dal cuore.La giornata organizzata per Calippo, il giusto rappresentante di tutti gli animali che soffrono, ha attivato tanto amore, oltre che l'attenzione che non ci aspettavamo.
GRAZIE a tutti i partecipanti, arrivati non solo da Faenza e dintorni, ma anche da fuori regione.
GRAZIE agli amici del Campo Volo di Faenza che ci hanno permesso di utilizzare il loro parcheggio e che si sono occupati delle auto dei nostri ospiti.
GRAZIE soprattutto ai nostri volontari senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Attivi ogni giorno, in ogni situazione, con il proprio lavoro e le loro emozioni sempre al massimo.
L' amore quando non ha limiti arriva ovunque e da chiunque.
GRAZIE a tutti i partecipanti, arrivati non solo da Faenza e dintorni, ma anche da fuori regione.
GRAZIE agli amici del Campo Volo di Faenza che ci hanno permesso di utilizzare il loro parcheggio e che si sono occupati delle auto dei nostri ospiti.
GRAZIE soprattutto ai nostri volontari senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Attivi ogni giorno, in ogni situazione, con il proprio lavoro e le loro emozioni sempre al massimo.
L' amore quando non ha limiti arriva ovunque e da chiunque.
TU CHE DICI "SONO SOLO CANI"
.Tu che dici 'sono solo cani'
Tu che li allontani dai tuoi figli
Tu che li insulti quando sporcano in giro
(invece di prendertela con i padroni maleducati...)
Tu che t'infastidisci per il loro abbaiare
(e tolleri rumori della città ben più assordanti...)
Tu che li consideri solo un mucchio di pulci
Tu che vedendo le immagini dei loro soccorsi pensi:
'tanto per loro è solo un gioco'...
(ah se tuo figlio giocasse così
invece di piangere per l'ultimo modello di Play Station...)
Loro s'accontentano di una pallina e qualche carezza
Tu, fermati un attimo e rifletti:
In queste ore, grazie al loro fiuto, pelo, zampa, orecchio, occhi... sono l'unica salvezza per delle persone.
RIFLETTI LA PROSSIMA VOLTE CHE LI INCONTRI
E SMETTILA DI DIRE 'SONO SOLO BESTIE'
perché allora la vera bestia saresti tu!
(di Pio Artesi)
Tu che li allontani dai tuoi figli
Tu che li insulti quando sporcano in giro
(invece di prendertela con i padroni maleducati...)
Tu che t'infastidisci per il loro abbaiare
(e tolleri rumori della città ben più assordanti...)
Tu che li consideri solo un mucchio di pulci
Tu che vedendo le immagini dei loro soccorsi pensi:
'tanto per loro è solo un gioco'...
(ah se tuo figlio giocasse così
invece di piangere per l'ultimo modello di Play Station...)
Loro s'accontentano di una pallina e qualche carezza
Tu, fermati un attimo e rifletti:
In queste ore, grazie al loro fiuto, pelo, zampa, orecchio, occhi... sono l'unica salvezza per delle persone.
RIFLETTI LA PROSSIMA VOLTE CHE LI INCONTRI
E SMETTILA DI DIRE 'SONO SOLO BESTIE'
perché allora la vera bestia saresti tu!
(di Pio Artesi)
L’uomo che ogni giorno nutre 80 cani randagi per le strade della Thailandia

Da cinque anni percorre le strade di Chonburi, in Thailandia, e dà da mangiare a 80 cani abbandonati. Questo benefattore si chiama Michael Baines e ormai la sua è diventata quasi una missione di vita: i cani si fidano solo di lui e lo aspettano ogni giorno. È grazie a lui che riescono a sopravvivere in un paese che non si interessa di loro.
Michael Baines è nato in Scozia e si è trasferito in Thailandia nel 2002. Nel paese asiatico lavora come general manager di un ristorante. Ogni giorno percorre le strade della città e fa 17 soste, su tre diversi itinerari. Uno la mattina, lungo il tragitto per andare al lavoro: fa 9 soste e nutre una trentina di cani. Poi un’altro dopo colazione, per altri 35 animali. Infine, ne nutre 6 nel retro del ristorante e altri 5 nel tragitto per tornare a casa. Le razioni prevedono cibo secco, riso bollito e pollo o maiale. Una volta al mese, aggiunge una polvere che previene i vermi e le zecche. Tutti i costi sono sostenuti da lui o grazie a donazioni private. Tutto è cominciato con una prima cagnolina, che lo ha cercato nel retro del suo ristorante. «L’ho guardata negli occhi e sembrava dirmi “aiutami, sono affamata”. Così ho visto quanto questi cani sono amichevoli e quanto soffrono», ha raccontato Baines. Oggi i cani che aiuta lo riconoscono dal rombo della macchina quando si avvicina. Alcuni sono molto affettuosi, altri continuano ad essere molto spaventati. «La sensazione più bella è quando puoi abbracciare uno di questi cani, che magari prima era diffidente perché aveva subito abusi».
Michael Baines è nato in Scozia e si è trasferito in Thailandia nel 2002. Nel paese asiatico lavora come general manager di un ristorante. Ogni giorno percorre le strade della città e fa 17 soste, su tre diversi itinerari. Uno la mattina, lungo il tragitto per andare al lavoro: fa 9 soste e nutre una trentina di cani. Poi un’altro dopo colazione, per altri 35 animali. Infine, ne nutre 6 nel retro del ristorante e altri 5 nel tragitto per tornare a casa. Le razioni prevedono cibo secco, riso bollito e pollo o maiale. Una volta al mese, aggiunge una polvere che previene i vermi e le zecche. Tutti i costi sono sostenuti da lui o grazie a donazioni private. Tutto è cominciato con una prima cagnolina, che lo ha cercato nel retro del suo ristorante. «L’ho guardata negli occhi e sembrava dirmi “aiutami, sono affamata”. Così ho visto quanto questi cani sono amichevoli e quanto soffrono», ha raccontato Baines. Oggi i cani che aiuta lo riconoscono dal rombo della macchina quando si avvicina. Alcuni sono molto affettuosi, altri continuano ad essere molto spaventati. «La sensazione più bella è quando puoi abbracciare uno di questi cani, che magari prima era diffidente perché aveva subito abusi».